ASKOLL STORE
Rimini – Parigi – Atene – Milano – 2016
con arch. Francesco Tombacco – Arch. Marco Battaglia – Arch. Andrea Cavagna – Arch. Matteo Dainese – Arch. Mario Lazzaroni
INTERVENTO: Progetto nuovo format per il layout dei negozi monomarca - progetto arredi e espositori su misura, finiture, grafiche e consulenza per arredi e corpi illuminanti acquistati.
PAVIMENTI: Tavole in laminato simil rivere grigio.
ARREDI SU MISURA: lamiera verniciata bianca.
GRAFICHE: Plexiglass inciso e retroilluminato - prespaziati.
ILLUMINOTECNICA: Linealigh
DIMENSIONI: Variabili
NEGOZI DI BICICLETTE E SCOOTER ELETTRICI
Dalla relazione di progetto:
Il progetto per il format dei nuovi punti vendita Askoll store, vincitore di una gara tra cinque studi professionali, si fonda sull’elaborazione progettuale di tre concetti:
1. Esposizione innovativa e fortemente finalizzata alla valorizzazione del prodotto.
2. Chiara identità e riconoscibilità formale di una nuova ed esclusiva immagine.
3. Stile elegante, minimalista, tradizionale e sensibile al design.
La ruota, il cerchio, la linea curva sono gli elementi ispiratori del progetto sotto il profilo strettamente formale. L’ambiente progettato dovrà risultare ideale per l’esposizione dei veicoli e degli accessori, in un continuo e armonico dialogo tra colori, materiali, linee e qualità. La progettazione degli elementi espositori intende dare un particolare risalto ai veicoli Askoll e alla personalizzazione che l’azienda propone per i veicoli, organizzando nel medesimo tempo una esposizione di qualità e specificamente disegnata per tutti gli accessori ed i complementi.
Il Format dei nuovi Askoll store mira a definire un preciso stile, un’atmosfera nella quale il cliente interessato ai prodotti esposti si senta a suo agio, si trovi nel mondo al quale ritiene di voler appartenere. Il linguaggio stilistico dovrà essere il medesimo con il quale si propongono i prodotti Askoll. Le caratteristiche di questo stile saranno quindi soprattutto l’eleganza, l’attenzione al design con una vocazione minimalista e sintetica che però non dimentichi l’importanza della tradizione e del ‘saper fare’ tipicamente italiano.